
vai dove sono gli altri il libro
un giorno ho deciso di scrivere della guerra ....
un giorno entra in casa mia ad Abbiategrasso, con un libro in mano: questa è la tua copia. Io stordita guardo la copertina e non capisco. Tutto in segreto, (del resto in quel periodo tornavo a Fidenza solo nel week end e non vivevo proprio a contatto con i miei genitori), aveva scritto un libro e pubblicato. L'ho letto in un fiato. Storie che avevo sentito tante volte guarnite di particolari inediti. Mio padre ha sempre vissuto un pò nella nostalgia di un'infanzia mancata, di persone perse e mai ritrovate, di posti e luoghi magici per un bambino. Per lui tornare a Gorizia è sempre stato un tornare a casa. Mia madre non l'ha mai sopportato. Anzi non ha accettato questo libro; mia madre è un tipo riservato, non voleva che tutti potessero leggere la storia infelice della sua famiglia. Un esempio di cosa può fare la guerra, il potere e i rapporti malati. Questo libro è stato definito un ponte fra le generazioni. Mah..le guerre non le scegliamo noi poveri mortali, e anche se ascoltiamo e riflettiamo e forse combattiamo perchè tutto ciò non accada più, siamo inerti e continuerà ancora e ancora in posti diversi, in culture diverse fra uomini diversi ma sempre uguali. Poi per caso ho trovato un concorso di Albatros casa editrice e ho scritto. E' stato scelto per la pubblicazione. Era soddisfatto e felice come un bambino. Il libro non ha avuto un gran successo, del resto in un mondo di grandi fratelli e chiare e you tuber a chi interessa: primo leggere un libro; secondo un libro sulla guerra... figuriamoci!! Alla fine mi sono ritrovata talmente tante copie nel garage da regalarle a chiunque purchè le portasse via. E' triste e brutto ma è la dura realtà. Quando si muore resta poco di noi: i primi anni le foto sui mobili, gli oggetti che ci sono appartenuti, poi và tutto in discarica e rimangono solo i ricordi di chi ci ha voluto bene...